ATTO III
Scena Prima
(Atrio del palagio)
ORONTE
Voglio amar e disamar, così mi piace.
MORGANA
La tua costanza?
ORONTE
È persa.
MORGANA
La tua promessa fede? E il giuramento?
ORONTE
Questi portolli via rapido il vento.
MORGANA
Vendicarti tu vuoi d'un innocente inganno,
e pur t'adoro, Oronte, anima mia.
ORONTE
Per altra io moro.
MORGANA
Credi, ch'uno straniero poteva mai?
ORONTE
E pur l'amasti, ingrata.
Ma più gli affetti miei per te non sono.
MORGANA
Se t'offesi mio ben, chiedo perdono.
Credete al mio dolore, luci tiranne, e care!
Languo per voi d'amore, bramo da voi pietà!
Se pianger mi vedete, se mio tesor vi chiamo,
e dite, che non v'amo, è troppa crudeltà.
Credete al mio dolore, ecc.
(Parte)
ORONTE
(fra sé)
M'inganna, me n'avvengo,
e pur ancor l'adoro...
Se ben mi fu infedel, è 'l mio tesoro.
Un momento di contento dolce rende
a un fido amante tutto pianto che versò.
Suol' amore, dal dolore tirar balsamo alle pene,
e sanar, chi pria piagò.
Un momento, ecc.
(Parte)
Scena Seconda
RUGGIERO
(sotto voce)
Molestissimo incontro!
ALCINA
Ahimè!
Ruggiero, è ver che m'abbandoni?
RUGGIERO
M'invita la virtute, che langue nell'amore.
ALCINA
E non pensi, mio caro, al mio dolore?
RUGGIERO
Il passato suo inganno rimira con orrore
un'alma grande.
ALCINA
Ah! che sei mentitore!
Fuggi da me, per darti a un'altra amante.
RUGGIERO
Quella è mia sposa.
ALCINA
Oh! Dei!
E scordar tu mi puoi, mia cara speme?
RUGGIERO
Dover, amor, virtù pugnano insieme.
ALCINA
Per questi sospir miei...
RUGGIERO
Li spargi al vento.
ALCINA
Ti fui sempre fedel...
RUGGIERO
Scorda il passato.
ALCINA
Ti adoro ancor.
RUGGIERO
Non è più tempo.
ALCINA
Ingrato!
RUGGIERO
Mi richiama la gloria.
ALCINA
È un van pretesto.
RUGGIERO
Mi stimola l'onore.
ALCINA
Va: m'oltraggiasti assai. Va, traditore.
Ma quando tornerai di lacci avvinto il piè,
attendi pur da me rigore e crudeltà.
E pur, perché t'amai, ho ancor di te pietà.
Ancor placar mi puoi, mio ben, cor mio; non vuoi?
Mi lascia, infido, e va.
Ma quando tornerai, ecc.
(Parte)
Scena Terza
(Entrano Melisso e Bradamante)
MELISSO
Tutta d'armata squadre l'isola è cinta,
e d'incantati mostri.
RUGGIERO
Mio farò via col braccio.
BRADAMANTE
E colla spada.
MELISSO
Non basta umana forza.
Prendi di fede lo scudo,
poi di virtute il brando, ed or li usa.
RUGGIERO
(a Bradamante)
Partir da te, mio ben, l'alma funesta.
Sta nell'Ircana pietrosa tanta tigre sdegnosa,
e incerta pende, se parte, o attende il cacciator.
Dal teso strale guardar si vuole;
ma poi la prole lascie in periglio.
Freme, e l'assale desio di sangue,
pietà del figlio; poi vince amor.
Sta nell'Ircana, ecc.
(Parte)
Scena Quarta
MELISSO
Vanne tu seco ancora: dove fa seno il mare,
ed è la nave ascosa, ambo vi attendo.
BRADAMANTE
Non partirò, se pria, sciolto ogni infame incanto,
a chi privo ne stà vita non rendo.
(Melisso parte)
All'alma fedel amore placato,
il fato ed il ciel promette pietà.
In mezzo ai martiri la gioia ravviso,
e dopo i sospiri il riso verrà.
All'alma fedel, ecc.
(Parte)
Scena Quinta
(Entrano Oronte ed Alcina)
ORONTE
Niuna forza lo arresta.
Vinse Ruggiero.
ALCINA
Ahimè! perfide stelle!
Ma i miei guerrier?
ORONTE
Giaccion dispersi al suolo.
ALCINA
E quell'ingrato dunque fuggi?
ORONTE
No. L'isola minaccia.
(sotto voce)
Rende amore a costei giusta mercede:
di tanti ch'oltraggiò miseri amanti,
val questa pena sua tutti i lor pianti.
(Parte)
ALCINA
Mi restano le lagrime.
Direi dell'alma i voti; ma i dèi resi ho implacabili,
e non m'ascolta il ciel.
Potessi in onda limpida sottrarmi al sole, al dì;
potessi in sasso volgermi,
che finirei così la pena mia crudel.
Mi restano le lagrime, ecc.
(Parte)
Scena Sesta
(Prospetto della regia meravigliosa di Alcina,
attorniata di alberi, di statue, di obelischi, e di
trofei, con serragli di fieri, che vanno girando:
ed urna rilevata nel mezzo, che racchiude la
forza di tutto l'incanto. Entra Oberto)
OBERTO
Già vicino è il momento di cangiar
il mio duol tutto in contento;
(Alcina ascolta a parte)
e parmi già con amoroso core di stringer
al mio seno il genitore.
(Alcina gli si presenta, con dardo alla mano)
ALCINA
Come lo sai?
OBERTO
Perchè il destin ... i pianti...il dover...
ALCINA
Ti confondi?
OBERTO
Alta regina: io ben lo so;
me lo promise Alcina.
ALCINA
(sotto voce)
Ah! che ancora costui pensa a' miei danni.
Ingrato! or proverai gli estremi affanni.
(Alcina se volge verso il serraglio delle fiere, e
mormorando qualche parola, si avanza un lione
mansueto verso Oberto, quando Alcina dà suo
dardo al medesimo, dicendogli)
Prendi il mio dardo, Oberto, e ti difendi da quella fiera.
(Il lione si corica vicino ad Oberto, e gli va
lambendo i piedi)
OBERTO
Ah! non ho core.
ALCINA
Ubbidisci il comando.
OBERTO
(sotto voce)
Ah! ch'io ben riconosco il genitore.
ALCINA
Rendimi 'l dardo; io ferirolla appieno.
OBERTO
Crudel; l'immergerò pria nel tuo seno.
(Oberto ritirandosi volge il dardo contro Alcina,
mentre il lione ritorna nel serraglio)
Barbara! Io ben lo so è quello il genitor,
che l'empio tuo furor cangiato ha in fera.
Ma presto ti vedrò errar per la foresta,
vinta, confusa e mesta, e non più altera.
Barbara! io ben lo so, ecc.
(Parte, portando via il dardo di Alcina)
Scena Settima
(Entrano Bradamante e Ruggiero)
BRADAMANTE
Le lusinghe, gl'inganni, non udir più,
mio caro sposo amado.
ALCINA
Che inganni? Anzi ho pietà; piango il suo fato.
RUGGIERO
Non l'ascoltar.
BRADAMANTE
Detesto le sue offerte, e gli auguri.
ALCINA
(a Ruggiero)
Per questa cara destra...
RUGGIERO
Ormai mi lascia.
ALCINA
(a Bradamante)
Bradamante, ai tuoi piedi...
BRADAMANTE
A me t'invola.
ALCINA
A morir tu ten vai.
RUGGIERO
Cura è del cielo.
ALCINA
(a Bradamante)
Tu, vedova dolente lo piangerai.
RUGGIERO
(a Bradamante)
Non l'ascoltar, che mente.
ALCINA
(a Ruggiero)
Non è amor, nè gelosia... è pietà.
BRADAMANTE
Che ascose frodi!
ALCINA
(a Bradamante)
È desio, che lieta godi.
RUGGIERO
Che fallaci infidi accenti!
ALCINA
(a Bradamante)
Non t'offendo.
RUGGIERO
Indegna, taci!
ALCINA
(a Ruggiero)
Non t'inganno!
BRADAMANTE
Iniqua, menti!
ALCINA
Cruda donna! rio tiranno!
Non vogl'io da voi mercè.
RUGGIERO
Non sperar da noi mercè.
BRADAMANTE
Non sperar da noi mercè.
BRADAMANTE
Caro sposo!
RUGGIERO
Anima mia!
ALCINA
Solo affanni, e solo pene...
RUGGIERO
Solo gioie, e solo bene...
BRADAMANTE
Solo gioie, e solo bene...
ALCINA
...Premio fian di vostra fè.
RUGGIERO
...Premio fian di nostra fè.
BRADAMANTE
... Premio fian de nostra fè.
(Partono, Alcina per una parte e Bradamante
per un'altra)
Scena Ottava
(Entra Oronte, a cui Ruggiero rende la spada.
Ruggiero si avanza per rompere l'urna coll'anello
incantato; ed Alcina frettolosa lo trattiene)
ALCINA
Ah! mio Ruggier, che tenti?
RUGGIERO
Voglio la libertade degl'infelici, che qui chiudi.
ALCINA
Ed io lo farò...
(Entra Bradamante)
BRADAMANTE
Non fidarti; Lascia, che faccia il colpo il braccio mio.
(Va per spezzar l'urna)
Scena Nona
(Entra Morgana)
ALCINA
Misera, ah, no!
MORGANA
Per quella vita, che t'ei serbai, lascia...
Scena Ultima
(Entrano Melisso ed Oberto)
MELISSO
(a Ruggiero)
A che tardi?
Struggi l'infame nido: rendi altrui la salute!
RUGGIERO
Sì
ORONTE
Sì
MELISSO, BRADAMANTE
Spezza, Ruggiero!
ALCINA, MORGANA
O noi perdute!
(Si ritirano)
(Ruggiero spezza l'urna, e subitamente precipita, e si
dilegua tutto ciò, che appariva all'intorno, sorgendo
su quelle ruine il mare, che si vede da una vasta, e
sotterranea caverna, dove molti sassi si cangiano in
uomini, tra i quali è Astolfo, che abbraccia Oberto:
che formano il coro, ed il ballo)
CORO
Dall'orror di notte cieca, chi ne reca colla vita
la smarrita libertà?
Io fui belva, io sasso,
io fronda, io qui sciolto erravo in onda:
chi ne ha resa umana voglia?
Che ni spoglia la già appresa ferità?
Dopo tante amare pene, già proviam conforto all'alma;
ogni mal si cangia in bene, ed al fin trionfa amor.
Fortunato è questo giorno, che ne reca bella calma,
dell'inganno e insidie a scorno
già festeggia il nostro cor.
|
ACTO III
Escena Primera
(Sala de entrada del palacio)
ORONTE
¡Quiero amar y desamar, ése es mi deseo!
MORGANA
¿Y tu fidelidad?
ORONTE
Se ha perdido.
MORGANA
¿Y tu promesa? ¿Y el juramento?
ORONTE
Se los llevó el viento.
MORGANA
Tú quieres vengarte de un inocente engaño,
y aún te adoro, Oronte, alma mía.
ORONTE
Yo languidezco por el amor de otra.
MORGANA
¿Crees que un extranjero pudo alguna vez?...
ORONTE
E incluso tú lo quisiste, ingrata.
Pero ya no siento cariño por ti.
MORGANA
Si te ofendí, amor mío, te pido perdón.
¡Creed en mi dolor, crueles y queridos ojos!
¡De amor lloro por vosotros! ¡Tened piedad!
Si me veis llorar... si os llamo mi tesoro...
y aún así me rechazáis... ¡sois crueles en demasía!
Creed en mi dolor, etc.
(Sale)
ORONTE
(para sí)
Me engaña, lo sé, pero aún así la adoro...
Me fue infiel, pero ella es mi tesoro.
Un solo momento de felicidad devuelve
a un amante fiel todo el llanto que vertió.
El amor acostumbra a extraer del dolor
un bálsamo para sus penas
y cicatrizar así las heridas que infringió.
Un solo momento, etc.
(Sale)
Escena Segunda
RUGGIERO
(en voz baja)
¡Inoportuno encuentro!
ALCINA
¡Ay de mí!
Ruggiero, ¿es verdad que me abandonas?
RUGGIERO
Me llama el ardor guerrero, muerto por el amor.
ALCINA
¿Y no piensas, amor mío, en mi dolor?
RUGGIERO
Un alma noble no vuelve la vista atrás
recordando sus errores.
ALCINA
¡Ay, qué mentiroso eres!
¡Huyes de mí para entregarte a otra amante!
RUGGIERO
Sí, ella es mi esposa.
ALCINA
¡Oh, dioses!
Y tú, esperanza mía ¿podrás olvidarme?
RUGGIERO
El deber, el amor y el honor deben luchar juntos.
ALCINA
Mis suspiros demuestran...
RUGGIERO
Espárcelos al viento...
ALCINA
... que te fui siempre fiel...
RUGGIERO
Olvida el pasado...
ALCINA
... y que aún te adoro.
RUGGIERO
Se acabó el tiempo...
ALCINA
¡Ingrato!
RUGGIERO
La gloria me llama.
ALCINA
Eso es un mero pretexto.
RUGGIERO
El honor me lo exige.
ALCINA
¡Vete, ya me has vejado bastante! ¡Vete, traidor!
Pero cuando regreses con cadenas en los pies,
sólo encontrarás en mí rigor y crueldad.
Sin embargo, porque te quise, aún siento piedad.
Todavía puedes apaciguarme, amor mío.
¿No quieres?... ¡Traidor, me dejas y te vas!
Pero cuando regreses, etc.
(Sale)
Escena Tercera
(Melisso y Bradamante entran)
MELISSO
¡Toda la isla está rodeada de barcos armados
y de monstruos encantados!
RUGGIERO
Me abriré paso con mi brazo.
BRADAMANTE
¡Y yo con la espada!
MELISSO
Pero no basta humana fuerza.
Toma el escudo de la fidelidad
y la espada de la virtud y úsalos ahora.
RUGGIERO
(a Bradamante)
Abandonarte, amor mío, entristece mi alma.
Una tigresa, en su guarida de Ircania,
duda si huir o esperar al cazador.
Quiere eludir la flecha,
pero no dejar desamparados a sus hijos.
Se agita ansiosa de sangre, y a la vez,
teme por sus hijos... finalmente vence el amor.
Una tigresa, etc.
(Sale)
Escena Cuarta
MELISSO
Ve con él, a la ensenada donde se oculta
nuestro barco. Allí me reuniré con vosotros.
BRADAMANTE
No hasta que halla roto el infame hechizo
y devuelva la vida a todos.
(Melisso sale)
El tierno amor, el cielo y el destino,
siempre socorren a un alma fiel.
Al final de mis penas, llagará la alegría
y después de los suspiros vendrá la felicidad.
El tierno amor, etc.
(Sale)
Escena Quinta
(Oronte y Alcina entran)
ORONTE
Ninguna fuerza pudo detenerlo.
¡Ruggiero venció!
ALCINA
¡Ay de mí! ¡Pérfidas estrellas!
Pero... ¿y mis soldados?
ORONTE
Derrotados.
ALCINA
Y entonces... ¿el ingrato huyó?
ORONTE
No. Él se dispone a atacar la isla.
(en voz baja)
Amor, dale su justa recompensa por las lágrimas
de los miles de amantes que ella sedujo.
Ver su tormento es suficiente recompensa.
(Sale)
ALCINA
Sólo me queda llorar.
Pero aunque llorara de corazón, sería inútil,
pues los dioses se han vuelto crueles y sordos.
Si tan solo pudiera huir del sol, del día,
esconderme bajo las aguas del mar...
Si me convirtiese en piedra, mis penas acabarían.
Sólo me queda llorar, etc.
(Sale)
Escena Sexta
(Fachada del palacio de Alcina, rodeado de
árboles, estatuas, obeliscos y trofeos; con jaulas
de fieras salvajes, que van girando. En el centro
se alza una urna que encierra el poder de la
magia de Alcina. Oberto entra)
OBERTO
Se avecina el momento de cambiar
todo mi dolor en alegría
(Alcina escucha escondida)
y ya creo abrazar a mi padre
en mi amoroso pecho.
(Alcina se presenta con una flecha en la mano)
ALCINA
¿Cómo lo sabes?
OBERTO
Porque el destino... mis llantos... el deber...
ALCINA
¿No te equivocas?
OBERTO
Gran reina, bien lo sé,
pues me lo prometió Alcina.
ALCINA
(en voz baja)
¡Ah!... ¿Pretende aumentar mi sufrimiento?
¡Ingrato, ahora probarás mis tormentos!
(Alcina se vuelve hacia la jaula de las
ferias y al murmurar unas palabras, un
león manso avanza hacia Oberto. Alcina
da a Oberto su dardo)
¡Toma Oberto y defiéndete de esta fiera!
(El león se acuesta cerca de Oberto
y lame sus pies)
OBERTO
¡Ah, no puedo!
ALCINA
¡Obedece mi orden!
OBERTO
(en voz baja)
¡Ay, qué bien reconozco a mi padre!
ALCINA
¡Devuélveme el dardo y yo lo mataré!
OBERTO
¡Cruel, antes lo clavaría en tu pecho!
(Oberto apartándose vuelve el dardo contra
Alcina, mientras que el león vuelve a la jaula)
¡Cruel, bien sé que ése es mi padre!
Tu impío furor lo tiene transformado en fiera.
Pero muy pronto te veré errar por la selva,
vencida, despreciada y mísera... menos soberbia.
¡Cruel, bien sé que etc.
(Sale, llevándose la flecha de Alcina)
Escena Séptima
(Bradamante y Ruggiero entran)
BRADAMANTE
Amado esposo,
¡no escuches más sus lisonjas y engaños!
ALCINA
¿Qué engaños? Más bien lloro por su destino...
RUGGIERO
¡No la escuches!
BRADAMANTE
¡Aborrezco sus bellas palabras!
ALCINA
(a Ruggiero)
Por esta querida mano...
RUGGIERO
¡Déjame en paz!
ALCINA
(a Bradamante)
Bradamante... a tus pies...
BRADAMANTE
¡Desaparece de mi vista!
ALCINA
Caminas hacia la muerte.
RUGGIERO
Eso está en manos del cielo...
ALCINA
(a Bradamante)
Te convertirás en una doliente viuda...
RUGGIERO
(a Bradamante)
¡No la escuches, miente!
ALCINA
(a Ruggiero)
No es amor ni celos... es piedad.
BRADAMANTE
¡Qué mentira piadosa!
ALCINA
(a Bradamante)
Deseo vuestra felicidad.
RUGGIERO
¡Qué falsas y arteras palabras!
ALCINA
(a Bradamante)
No te ofendo.
RUGGIERO
¡Indigna, calla!
ALCINA
(a Ruggiero)
¡No te engaño!
BRADAMANTE
¡Malvada, mientes!
ALCINA
¡Mujer cruel! ¡Déspota malvado!
No necesito vuestra piedad.
RUGGIERO
Ni la esperes...
BRADAMANTE
Ni la esperes...
BRADAMANTE
¡Querido esposo!
RUGGIERO
¡Alma mía!
ALCINA
Sólo tormentos y penas...
RUGGIERO
Sólo alegrías y bondad...
BRADAMANTE
Sólo alegrías y bondad...
ALCINA
... serán los frutos de vuestro amor.
RUGGIERO
... serán los frutos de nuestro amor.
BRADAMANTE
... serán los frutos de nuestro amor.
(Salen. Alcina por una parte y Bradamante
por otra)
Escena Octava
(Oronte entra y Ruggiero le devuelve la espada.
Ruggiero avanza para romper la urna con el
anillo encantado y Alcina lo detiene apresurada)
ALCINA
¡Ah, Ruggiero! ¿Qué intentas?
RUGGIERO
Quiero liberar a los infelices que encierras aquí.
ALCINA
Yo misma lo haré...
(Entra Bradamante)
BRADAMANTE
¡No te confíes! Deja que lo haga mi brazo.
(Va a romper la urna)
Escena Novena
(Entra Morgana)
ALCINA
¡Miserable, ah, no!
MORGANA
¡Por aquella vida que te salvé, detente!...
Escena Final
(Melisso y Oberto entran)
MELISSO
(a Ruggiero)
¿A qué aguardas?
¡Destruye este nido y devuelve la vida a todos!
RUGGIERO
Sí
ORONTE
Sí
MELISSO, BRADAMANTE
¡Rómpela, Ruggiero!
ALCINA, MORGANA
¡Estamos perdidas!
(Se retiran)
(Ruggiero parte la urna y súbitamente el palacio
de Alcina se desploma y desaparece, surgiendo
sobre aquellas ruinas el mar, que se ve desde una
vasta y subterránea cueva, donde muchas piedras
se transforman en hombres, entre los que está
Astolfo, que Oberto abraza)
CORO
¿Quién nos ha liberado del horror de la oscura
noche y nos ha devuelto la vida y libertad?
Yo fui fiera, yo piedra,
yo árbol, yo aquí erré como una ola...
¿Quién nos ha devuelto nuestra humanidad?
¿Quien nos ha liberado de las salvajes formas?
Después de tan amargas penas, nuestro espíritu se
consuela y todo lo malo se transforma en alegría,
pues al final triunfa el amor. Dichoso sea este día,
que nos trae la paz despreciando las intrigas y
mentiras. Nuestros corazones están de fiesta.
Escaneado por:
Ragel PJ 2004
|